Descrizione del fenomeno
Internet è utilizzato dal 58,7% degli italiani, mentre a livello europeo è utilizzato dal 71,5% dei cittadini (1). Un'indagine della Commissione europea ha rilevato che Internet rappresenta una delle fonti più popolari di informazione sull'uso di droghe, in generale, e su quelle illecite tra i giovani di 15-24 anni2. Ma oltre a fornire informazioni, Internet è diventato anche un mercato per la vendita di sostanze stupefacenti (legali ed illegali). Il ruolo giocato da Internet come uno dei mercati principali in particolare per le nuove droghe sintetiche desta notevole preoccupazione, proprio per la capacità informativa e distributiva della rete3,4.
Il fenomeno relativo alla vendita di sostanze Illecite via web è balzato all’attenzione delle autorità giudiziarie americane per la prima volta verso la fine degli anni ’90 5,6. Attualmente, le organizzazioni internazionali deputate al controllo in materia di droga (UNODC, INCB, EMCDDA) stanno monitorando le dinamiche del mercato illegale di sostanze su Internet, che offrono sostanze stupefacenti illegali, designer drugs, legal highs e prodotti farmaceutici contraffatti o contenenti sostanze psicotrope non autorizzate7,8,9.
Secondo i monitoraggi dell’Osservatorio Europeo sulle Droghe e sulle Tossicodipendenze (OEDT), i siti online che commercializzano sostanze stupefacenti individuati a gennaio 2010 erano 170, a gennaio 2011 erano 314, a luglio 2011 sono raddoppiati passando a 6318. A gennaio 2012 hanno raggiunto quota 690, quadruplicando il loro numero nel corso di soli 2 anni10. I principali paesi in cui si registra la maggiore concentrazione di questi siti online sono gli Stati Uniti (31,2%) e il Regno Unito (19,1%)8. Ad oggi, l’INCB ha registrato 12.000 segnalazioni di sequestri di sostanze stupefacenti controllate a livello internazionale, ordinate su Internet e inviate tramite posta11.
Vantaggi di Internet
Internet è uno strumento che offre numerosi vantaggi e ben si presta alla commercializzazione di sostanze stupefacenti online. Infatti, fornisce l’accesso ad un gruppo potenzialmente infinito di clienti in tutto il mondo, non richiede particolari investimenti da parte dei fornitori che riescono a gestire le proprie operazioni in modo rapido e semplice, garantisce l’anonimato, è sempre aperto 24 ore su 24 e offre la possibilità ai consumatori di acquistare i prodotti in luoghi differenti (casa, lavoro, scuola, ecc.)12. Internet fornisce, inoltre, una grande quantità di informazioni sulle sostanze psicoattive, anche se spesso sono imprecise, inaffidabili e fuorvianti13. I prodotti acquistati vengono spediti direttamente a casa, in confezioni che garantiscono l’anonimato non solo del contenuto, ma anche del mittente. Esistono inoltre sistemi di comunicazione anonima per Internet che tutelano la privacy di chi naviga e rendono impossibile per un osservatore esterno ricostruire a ritroso le connessioni14.
Svantaggi di Internet
In generale, l’acquisto di farmaci o sostanze psicoattive su Internet espone gli acquirenti ad un alto rischio per la salute, poiché non esiste virtualmente una garanzia sulla sicurezza dei prodotti acquistati15. Infatti, oltre alla nocività delle stesse sostanze psicoattive, spesso cambia la composizione degli ingredienti riferiti al medesimo prodotto. Davies e colleghi hanno esaminato la composizione biochimica di una serie di campioni di sostanze 'legal highs' reperibili via Internet nel Regno Unito, evidenziando come la quantità di principio attivo vari notevolmente da lotto a lotto16. Uno studio simile, condotto da Baron e colleghi, ha riscontrato che su 7 prodotti del tipo ‘legal highs’ acquistati via Internet, 6 non contenevano i principi attivi dichiarati e 5 contenevano una sostanza illegale e sotto controllo, la benzilpiperazina17. Ne consegue che l’acquisto sul web di prodotti che dovrebbero contenere solo sostanze legali non costituisce una garanzia in merito a ciò che si acquista e a ciò che è contenuto nel prodotto stesso18.
Secondo Schmidt, il 40% dei prodotti disponibili online su siti inglesi omette di elencare gli ingredienti, il 92% non indica gli effetti collaterali, l’82% omette le controindicazioni, l’86% omette le interazioni farmacologiche esponendo gli utilizzatori a gravi pericoli per la salute19. Secondo l’indagine di Hillebrand, il 40% dei siti non contiene informazioni sui potenziali effetti nocivi delle sostanze vendute, e circa il 50% fornisce avvertenze solo sull’uso concomitante con alcol e medicinali2. Inoltre, l’acquisto online non fornisce alcuna sicurezza sull’effettiva consegna della merce e l’acquirente corre il rischio di spendere soldi senza ricevere il prodotto richiesto16.
Quali sostanze
I siti che vendono sostanze psicoattive, tra cui anche sostanze illegali, riportano spesso descrizioni poche chiare dei prodotti venduti, definiti come prodotti chimici di ricerca, cibo vegetale, sali da bagno, incensi, profumatori d’ambiente, fertilizzanti e, quindi, spacciati come innocui e legali 8,20,21,22. Nel 2011 tra le sostanze psicoattive individuate con maggiore frequenza sul web appaiono prodotti di origine vegetale (Kratom, salvia, funghi allucinogeni) o droghe sintetiche tabellate come i catinoni sintetici mefedrone e MDPV, i cannabinoidi sintetici AM-2201 e i JWH-018, JWH-122, JWH-25023,24. Secondo il rapporto dell’INCB 2011, tra le sostanze illecite acquistate online con più frequenza figurano cannabis, khat, amfetamine, cocaina, eroina e il cannabinoide sintetico JWH-12211.
Bibliografia
- Internet World Stats 2011 (consultato in data 01/03/2012, http://www.internetworldstats.com/).
- Hillebrand J, Olszewski D, Sedefov R (2010) Legal Highs on the Internet, Substance Use & Misuse, 45:330–340.
- Corazza O, Schifano F, Farre M et Al. (2011). Designer drugs on the internet: a phenomenon out-of-control? The emergence of hallucinogenic drug Bromo- Dragonfly. Curr. Clin. Pharmacol. 6,125–129.
- Kelleher C, Christie R, Lalor K et Al. (2011) An Overview of New Psychoactive Substances and the Outlets Supplying them, Centre for Social and Educational Research, Dublin Institute of Technology.
- Forman RF, Marlowe DB, McLellan AT (2006a) The Internet as a source of drugs of abuse. Curr Psychiatry Rep. Oct; 8(5):377-82.
- International Narcotics Control Board (INCB), Globalization and new technologies: challenges to drug law enforcement in the twenty-first century, in: Report of the International Narcotics Control Board for 2001, UN 2002.
- International Narcotics Control Board (INCB), Guidelines for Governments on Preventing the Illegal Sale of Internationally Controlled Substances through the Internet, New York 2009.
- Osservatorio Europeo sulle Droghe e sulle Tossicodipendenze (2011a), Online sales of new psychoactive substances/'legal highs': summary of results from the 2011 multilingual snapshots, Lisbon.
- Schifano F, Ricciardi A, Corazza O, & Gruppo di Ricerca Psychonaut Web Mapping (2010) Nuove sostanza d’abuso sul Web: il ruolo dello Psychonaut Web Mapping Project [New drugs and the role of the Web: Psychonaut Web Mapping Project]. Riv Psichiatr Mar-Apr;45(2):88-93.
- EMCDDA–Europol 2011 Annual Report on the implementation of Council Decision 2005/387/JHA-Lisbon, April 2012.
- International Narcotics Control Board (2012), Illegal Internet pharmacies and seizures of ilicitly manufactured substances ordered via the Internet and delivered through the mail, in: Report of the International Narcotics Control Board for 2011.
- Serpelloni G., Rimondo C., Le nuove sostanze psicoattive (NSP) e la commercializzazione in Internet, Focus Farmacovigilanza, Vol. 82, 2014